Quasi tre millenni di civiltà, ab urbe condita, hanno formato uno stile e un modo di vivere “all’italiana” che è un concentrato di tradizione, innovazione, esperienza e creatività. Un Paese politicamente disunito, quasi frantumato – fino al 1870 -, però unito per la conformazione geografica che ne traccia confini definiti; un Paese che ha vissuto rivolte, guerre, invasioni, oppressioni ma anche bellezza, generosità, cultura civile, senso artistico e della composizione. È durante questa lunghissima storia che gli italiani hanno elaborato un gusto e un modo di vivere apprezzato in tutto il mondo. L’emozionante straordinarietà di un patrimonio artistico sparpagliato sin nei più piccoli e sperduti paesini, l’estrema varietà del paesaggio, la convivialità, le tavole imbandite, la cura nella cucina che non è solo quella degli chef ma soprattutto quella di casa, delle mamme e ora anche dei papà, sono le caratteristiche di cui andiamo fieri e che, soprattutto, sono a disposizione di ogni abitante del mondo. Godiamo di un sano e gustoso regime alimentare mediterraneo persino nelle zone montagnose, perché nei secoli l’Italia ha valorizzato sempre più la cucina delle specie vegetali, con tanti alimenti provenienti da altre zone del pianeta, integrati e resi italiani. Questo spirito di curiosità e accoglienza lo vediamo anche nella contemporaneità. L’Italia è innovativa, nel design, nella produzione ortofrutticola (per esempio con le colture idroponiche), è ingegnosa nell’industria che cerca la sostenibilità ambientale, ed è sommamente ingegnosa nel suo celebre artigianato. Soprattutto, per quanto digitalizzato, lo stile di vita italiano è profondamente umano. Nelle case si cucina e si mangia in famiglia, nelle piazze di città e paesi ci si incontra e si stringono relazioni non virtuali, si continua a creare progettando un futuro che sia migliore per tutti.